Eamonn Ansbro: I percorsi degli UFO intorno alla Terra - The paths of the UFO around the Earth
Ospite del convegno del CUN che si è tenuto a San Marino Eamonn
Ansbro membro della Royal Astronomical Society riferisce di aver individuato le
rotte utilizzate dagli UFO
Info e intervista
Guest of
the CUN conference in San Marino Eamonn Ansbro member of the Royal Astronomical
Society reports having identified the routes used by UFOs
Info and Italian Interview
from www.irishcentral.com
Eamonn
Ansbro, a Roscommon-based astronomer,
has attracted international media attention as he claims his research has unearthed evidence of
extraterrestrial activity. Now the Boyle local wants to put the town on the map
establishing a centre for all things UFO. For the past 20 years Ansbro, from
the town of Boyle, has been carrying out research on extraterrestrial
intelligence. Ansbro gives presentations across the globe, including one to the
French government. Although his work might seem controversial and unusual he
insists it is carried out "scientifically". Ansbro's work has been
published by the European Space Agency and he works as a part of a group of
scientists called OSETI (Optical Search for Extra-Terrestrial Intelligence). His
recent work shows that alien space-crafts follow defined paths around the
earth. In his hometown of Boyle Ansbro has set up an "all sky camera"
to monitor the whole sky hemisphere around the clock. The camera which
comprises of 11 cameras record anything that moves or is unusual. Ansbro, along
with other scientists, has collated the data which suggests that space-crafts
are circling the earth. He explained "When you take all that data and
apply it to this theory we have found that it fits with the computerized time
graphs and that we can predict when future sightings will occur and we have
found that it has happened in Boyle." He refers to thema as "Identified Flying Objects" rather
than UFOs. Making comparisons to Roswell, New Mexico, he said "the tourism
potential is huge.” he said, drawing comparisons with the UFO centre in Roswell
New Mexico, which attracts huge numbers of visitors every year and also another
UFO centre in Japan. He told his local paper the Roscommon Herald, "We
haven’t proven our discovery to the scientific community yet and don’t have the
resources but we can show that extraterrestrial space craft are on specific
orbital tracks around the earth.”
Intervista del 8 Agosto in seconda serata su Italia 1, Sabrina
Pieragostini
“Abbiamo scoperto che gli Ufo compiono delle orbite
determinate attorno alla Terra. Possiamo dimostrare che ciò avviene veramente,
indicando in quale luogo preciso, in quale momento preciso, con un margine
d’errore di 20 minuti. Sono anni che ci lavoriamo.” è sorridente e rilassato,
Eamonn Ansbro, mentre mi racconta non solo di essere sicuro dell’esistenza dei
dischi volanti, ma di sapere anche prevederne l’arrivo. Un professore che parla
così? Incredibile, ma vero.
Due lauree, un PhD in astronomia- specializzazione sul
sistema solare- il direttore del Kingsland Observatory da molti anni è mente e
braccio di un progetto che ha denominato SETV, dove la V sta per “visitation”:
dunque non una ricerca di segnali di vita extraterrestre intelligente, ma di
visite. Perchè gli E.T sono proprio qui, vicino a noi, appena oltre l’atmosfera
del nostro pianeta. E sì, ci stanno visitando.
Irlandese, membro della Royal Astronomical Society, il
professor Ansbro è stato ospite del convegno del Cun che si è tenuto a San
Marino. è qui che l’ho incontrato per discutere con lui di questi studi
rivoluzionari che di certo non lo hanno reso molto gradito al mondo accademico.
Quasi tutti i suoi colleghi, infatti, sono ancora persuasi che gli Ufo- nella
migliore delle ipotesi- siano solo un travisamento di fenomeni naturali. Nella
peggiore, invece, sono pure invenzioni. Quando gliel’ho fatto notare, però, non
si è scomposto.
“Sfortunamente gli scienziati non hanno mai indagato
adeguatamente in questo campo. Dopo 20 anni di ricerche, invece, io posso dire
di aver scoperto un aspetto degli Ufo che mostra un evidente contenuto
intelligente“, mi risponde. No, per Ansbro gli Ufo non sono errori o fantasie:
questi oggetti misteriosi che solcano i cieli di tutto il mondo sono invece
maledettamente concreti, reali, extra-umani e molto affascinanti.
Nell’intervista , che andrà in onda il prossimo 8 agosto
in seconda serata su Italia 1, il professore ha spiegato il primo risultato dei
suoi studi, ovvero l’individuazione di vere e proprie rotte lungo le quali
questi mezzi spaziali alieni si muoverebbero. Rotte che seguono, secondo
Ansbro, un principio diverso da quello dei nostri satelliti artificiali e che
passano- udite udite- anche su alcune città italiane.
Dunque, come funziona?
"Siamo pionieri in questo campo di ricerca. Abbiamo
scoperto queste orbite attorno alla Terra e siamo in grado di dimostrare, per
la prima volta, che gli Ufo compiono una propria opera di controllo e
sorveglianza su quello che avviene sul nostro pianeta. In un certo modo avviene
come durante la missione Apollo degli anni ’60: c’è un’astronave-madre, poco
visibile o del tutto nascosta, che emette un certo numero di oggetti volanti
nella bassa atmosfera. è per questo che ogni tanto le persone li vedono. Poi in
un’altra orbita la stessa astronave oppure una diversa recupera le sonde
robotiche liberate prima. Questo è il motivo per il quale l’operazione è breve
e così l’osservazione dei testimoni può durare da 1 fino ad un massimo di 30
minuti."
Nessun dubbio allora: questi Unidentified flying objects-
gli Ufo- sono dunque di origine aliena? Ne è sicuro?
"Sì, ora ne siamo praticamente sicuri. Ci sono
voluti molti anni per capirlo, abbiamo dovuto elaborare equazioni e formule
matematiche, ma ora abbiamo anche individuato il loro metodo di comunicazione.
Abbiamo recentemente scoperto infatti che non comunicano utilizzando fonti
luminose o segnali radio: niente di tutto ciò. Utilizzano un sistema davvero incredibile
perché ricorrono ai messaggi telepatici. Al momento pensiamo che esista una
tecnologia particolare all’interno delle astronavi, non ne conosciamo la forma,
stiamo provando ad immaginarla. Alcuni piccoli gruppi di scienziati ci stanno
lavorando, la gente può crederci o no."
Insomma, uno scenario in stile Spielberg. Facile
immaginare come il resto della comunità scientifica abbia accolto questa
azzardata teoria …
"Undici anni fa abbiamo presentato la nostra ricerca
al SETI, negli Stati Uniti, e abbiamo avuto molto problemi. Non perché gli
scienziati non la capissero, ma perchè non potevano accettarla. Abbiamo
mostrato i dati, nei dettagli, con ben 40 dimostrazioni. Abbiamo sfidato la
comunità scientifica e alla fine, con molte difficoltà, siamo riusciti a
pubblicare le nostre ricerche. Il Seti ha una visione molto ristretta, tutta
focalizzata sui ricettori radio di Houston. Ma lo spettro della realtà è molto
più ampio! Non ci sono solo le onde radio o quelle luminose.
Loro invece pensano che una civiltà extraterrestre debba
comunicare solo via radio. Non puoi pensare così, dovrebbero avere un livello
evolutivo decisamente basso se comunicassero in questo modo e invece gli
extraterrestri sono molto più avanti di noi. Questi esseri sono centinaia di migliaia
di anni oltre, sono molto evoluti come razza- anche se, ovviamente, la mia è
un’ipotesi. E stanno esplorando, come lo facciamo noi nel sistema solare. Solo
che loro esplorano centinaia di stelle.
Anche il concetto di viaggi interstellari è rimasto
chiuso all’interno della mentalità degli anni ’60. Ci siamo fermati
all’Equazione di Drake, definita nel 1961, che limita però la visione perchè è
vincolata alla velocità della luce. In virtù di questa legge, gli E.T non
potrebbero arrivare da noi. Ma le più recenti ricerche degli ultimi 10 anni
hanno dimostrato che è possibile, invece: possiamo andare alla velocità della
luce, grazie ai buchi neri, ai tunnel quantistici e così via. Non è
sorprendente ciò che sta accadendo adesso, ma per ora riusciamo a comprenderlo
poco."
Gli UFO effettuerebbero orbite continue per controllare
l'attività sulla Terra
Si scalda mentre parla, il professor Ansbro: si vede che
l’argomento gli sta davvero a cuore. La telecamera che lo riprende deve
seguirlo mentre si sposta da un lato all’altro, gesticolando vistosamente con
le mani. Sicuramente, le sue parole non lasciano indifferenti. Allora cerco di
andare più in profondità: gli Alieni, secondo lui, ci guardano, meglio, ci
sorvegliano.
Qual è lo scopo di questa osservazione capillare?
"Svolgono una funzione di controllo, di sorveglianza
automatica in vari modi. Vogliono registrare qualsiasi cosa facciamo, come
fanno gli antropologi nei confronti di una tribù indigena mai vista prima. Li
osservano da lontano, poi pian piano provano ad avvicinarsi, ma nel contempo
anche gli indigeni vedono l’antropologo ed è possibile che dopo un po’ avvenga
l’incontro, ma a tempo debito. Sta alla nostra società fare uno sforzo genuino
per incontrare gli Alieni, affinchè avvenga un contatto. Sì, penso che avverrà
solo se facciamo questo sforzo Allora si faranno avanti."
Ok, il concetto è chiaro: gli Alieni vogliono sapere
tutto, ma proprio tutto di noi. Ancora, però, mi sfugge il motivo: perchè siamo
così interessanti? Cos’ha il nostro pianeta o la nostra civiltà di così
speciale? Una vera risposta non c’è, visto che anche il professore si difende
con una frase di circostanza. "Perché no? Noi viaggiamo, siamo una razza
curiosa e loro sono curiosi riguardo a noi." Insisto: questa sorveglianza
è una novità recente oppure c’è stata anche nel passato? Nella storia antica
gli Alieni sono già venuti a farci visita?
Con un grande sorriso l’astronomo mi risponde: "Non
ne sarei affatto sorpreso se fosse già accaduto. Noi possiamo mostrare dati che
risalgono al 1880. Abbiamo collezionato centinaia di rapporti di avvistamenti
Ufo, di questi ne abbiamo usati 1300 dei più credibili, con molteplici
testimoni oculari, filmati e così via. Li abbiamo usati per tracciare le rotte
e i cicli che si nascondono dietro gli avvistamenti. Abbiamo tracciato dei veri
e propri grafici temporali con il computer, esistono programmi informatici con
tutte queste attività, che spiegano come ciò avvenga. L’abbiamo provato molte
volte e funziona, abbiamo persino registrato un avvistamento con una tv!"
Questa è bella: come, un Ufo ripreso su appuntamento?
Ansbro me lo conferma. "Esatto, l’abbiamo dimostrato sulla tv nazionale:
abbiamo detto ai media l’ora e il punto esatto di un passaggio e loro l’hanno
registrato. Hanno ripreso un Ufo." Ma le mie speranze di fare il bis vanno
deluse: alla mia richiesta di indicarmi un nuovo appuntamento (per la tv
italiana, stavolta…) il professore glissa: "Non posso dirlo all’istante,
devo fare dei calcoli…" Peccato.
Comunque, a sentire lui, i suoi studi provano senza ombra
di dubbio il passaggio frequente e prevedibile di questi oggetti volanti non
identificati. Dove le loro orbite si intersercano, si verifica una più alta
concentrazione di avvistamenti. Ecco perchè in alcuni luoghi si vedono più Ufo
che in altri: le rotte passano proprio da lì.
Succede ovunque, in tutto il mondo?
"Sì, l’hai detto, accade ad esempio in Sud America.
Noi abbiamo scoperto ben 660 orbite che tagliano l’equatore, ci sono centinaia
di intersezioni. E come funzionano? Gli scienziati spaziali pensano che si
debbano seguire delle orbite circolari intorno alla Terra, come per i nostri
satelliti artificiali. Noi, invece, pensiamo che i mezzi extraterrestri non
utilizzino le stesse traiettorie convenzionali dei satelliti. Le loro orbite
sono sincronizzate con la rotazione della Terra, come in un reticolato… è molto
intelligente, è un sistema che non ci saremmo nemmeno mai sognati. Abbiamo
provato per anni, con molti fallimenti. Tutti dicevano: perché provare? Non
funzionerà. E invece funziona, come abbiamo specificato 11 anni fa nel nostro
studio."
Se accade ovunque, allora avviene anche dalle parti
nostre, in Europa e ovviamente in Italia.
Quali sono esattamente i luoghi migliori per filmare un
bell’Ufo all’orizzonte?
"Ci sono molte orbite in Irlanda, nel Regno Unito,
nel nord Italia. Ad esempio a Venezia, Torino, ma anche a Roma. Siamo stati in
grado di calcolare la velocità degli UFO: è mach 30, è disumano, lo so, noi
possiamo resistere forse fino a mach 8. è incredibile, ma è come la rivoluzione
copernicana: per tanti anni la gente non riusciva a capirla."
Le parole di Eamonn Ansbro impressionano. Chi le
pronuncia ha lauree e specializzazioni, ha un certo prestigio a livello
internazionale: non è pensabile che si stia esponendo in modo così esplicito
senza avere le prove di quanto afferma.
Ma se colpisce noi, chissà quanto debba sconvolgere gli
altri astronomi…
"All’interno del mondo scientifico esistono vari
dipartimenti- astronomia, astrofisica, fisica- e i professori si occupano solo
della materia di loro competenza. Se introduci qualcosa che è assolutamente al
di fuori di queste suddivisioni, è praticamente impossibile che accettino di
indagare. Ci abbiamo provato, ma…" dice sconsolato allargando le braccia.
Poi riprende: "Spero vivamente però che i tempi stiano cambiando. Ora
abbiamo una grande opportunità. Io ho presentato i miei dati alle agenzie
spaziali europee, in un altro convegno dedicato all’astrobiologia. Penso
tuttavia che esista una concezione paradigmatica che non è in grado di
integrare questi argomenti. C’è una zona di comodo per alcuni scienziati, come per
quelli del SETI, ad esempio. Quando cercano segnali provenienti da stelle molto
distanti o quando ipotizzano forme di vita su altri pianeti. Non si relazionano
mai- e sarebbe la scoperta più grande- con qualcosa che può essere vicino a
noi, anche qui in Italia ad esempio, forse anche a San Marino. è un pensiero
scomodo, per alcuni scienziati sarà molto difficile integrare questa realtà.
Questo è il motivo per il quale io personalmente non
penso che accadrà. Conosco scienziati che hanno esposto teorie coraggiose
nell’ambito della fisica, sono 30 anni avanti rispetto al loro tempo, ma questo
non è accettabile per gli altri ricercatori, perché non sono al pari con gli
studi di fisica. Quindi ora tu magari ti chiederai se sono frustrato. No, non
lo sono. Penso che quando capisci il paradigma che c’è là fuori, finisci per
rispettare la situazione."
Un po’ rassegnato, allora, Professore? Forse sì. Ma nello
stesso tempo battagliero, quando prefigura un cambio di mentalità che deve
partire dal mondo civile prima ancora che dal mondo politico. Consapevole come
è che molti governi non si possono permettere rivelazioni in materia aliena:
l’argomento è pericoloso, troppo estremo per aspettare una presa di posizione
ufficiale. Ma potrebbero esserci delle sorprese…
Per Ansbro non dobbiamo avere paura degli UFO
"Sì, ma credo che il punto di rottura non verrà
dagli Stati Uniti. Noi pensiamo che tutto accada lì, invece potrebbe arrivare
dalla Cina, potrebbero farlo i Paesi più aperti rispetto a questo argomento.
Come il Cile, come il Brasile. Sanno che è tutto reale, sanno che c’è un
contatto. Anche i Francesi stanno vivendo un rapporto frustrante con gli
Americani."
"Conosci Alain Boudier?" , mi chiede, citando
il presidente della commissione Sigma/3af (costola della Association
Aéronautique et Astronautique de France ) che due anni fa ha diffuso un
resoconto dettagliato su vari avvistamenti Ufo definendoli “reali e di
possibile origine extraterrestre”.
Ebbene, mi assicura Ansbro, Boudier e i suoi sono rimasti
molto delusi dal comportamento di Washington. "Hanno parlato con i
generali, hanno fatto degli incontri, hanno portato i dati, ma niente, non ne
vogliono sapere. Però so anche che i Francesi vogliono andare avanti nelle
indagini. Quindi la verità arriverà fuori dagli Usa."
Allora cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro?
Se non saranno i Governi ad ammettere verità nascoste, saranno forse proprio
loro, gli E.T., a palesarsi al mondo, cancellando censure, veti e segreti di
Stato? è una possibilità- mi dice l’astronomo irlandese- ma ad una condizione…
"Una cosa è l’approccio scientifico, un’altra è il
nostro atteggiamento. Penso che dobbiamo diventare più aperti per accettare
questa realtà. Le persone devono fare uno sforzo perché nasca una partnership
con gli Extraterrestri. Solo allora si avvicineranno. Ci sono le prove, lo
dicono migliaia di rapporti nella storia. Abbiamo visto migliaia di casi
particolarmente interessanti. Abbiamo scoperto che quando si vede un vero Ufo,
se qualcuno eccitato pensa “oh è straordinario, lo voglio vedere più da
vicino!”, si crea una connessione telepatica e gli Ufo vengono più vicini;
mentre invece se non sei pronto, se hai paura, se ne vanno via.
La stessa cosa accade con il tuo cane o il tuo gatto a
casa: c’è una relazione che va sviluppata, più ti relazioni col tuo gatto,
usando i pensieri o gli sguardi, più comunichi. Così accade con gli Ufo. Credo
che potremmo essere pronti al contatto. Se ci uniamo, nel modo giusto, in modo
non politico, potrebbe funzionare. è da qualche anno che stiamo facendo dei
test, ma ancora in modo molto blando. In ogni caso dobbiamo preoccuparcene,
dobbiamo prepararci in modo appropriato, in modo scientifico e a livello di
comunicazione.
Perchè dopo 20 anni di ricerche, posso affermare che
questi esseri riescono a scannerizzare ogni singola persona: se hai paura- e
nelle nostre società, ce ne è tantissima- la riconoscono. Da parte loro,
invece, non ce n’è. Credo che vorrebbero davvero entrare in contatto con
noi."