Minna Sundberg: L'albero genealogico delle lingue in un fumetto - The Tree of Languages in webcomic


INDEX
1) Minna Sundberg 
2) Stand Still. Stay Silent
3) Minna Sundberg e il suo albero delle lingue (Cristian Zinfolino)
4) A language family tree - in pictures (Holly Young)

Minna Sundberg

Stand Still. Stay Silent








Minna Sundberg e il suo albero delle lingue
Cristian Zinfolino (isselservice.it)
L'illustrazione di Minna Sundberg ha ideato una mappa in cui si delineano i rapporti tra le lingue indoeuropee e quelle uraliche. La creatrice del webcomic Stand Still. Stay Silent, ha inserito questo disegno all'interno del fumetto per mostrare perché alcuni dei personaggi della storia sono in grado di capirsi nonostante parlino lingue diverse. Voleva mostrare quanto fossero strettamente legate tra di loro lo svedese, il danese, il norvegese e l'islandese, e come il finlandese provenga da radici linguistiche distinte.
Minna Sundberg è nata in Svezia nel 1990, dove risiede attualmente, 
ma ha vissuto in Finlandia per un lungo periodo (1997-2013).
Laureata in graphic design presso l'università di arti industriali a Helsinki nel 2013, durante gli ultimi due anni di studi ha disegnato il suo primo webcomic, A Redtail's dream, 
un racconto costruito intorno ad alcuni concetti della mitologia finlandese.
L'albero genealogico delle lingue fu ideato da August Schleicher noto linguista tedesco del XIX secolo. Abbiamo dato una piccola infarinatura sulle famiglie linguistiche nell’articolo sulle minoranze linguistiche. L’albero di Schleicher poneva una lingua ipotetica alla base, il protoindeuropeo, e attraverso il metodo ricostruttivo venivano comparate parole tra lingue simili riconducendolo attraverso ipotesi storico-linguistiche ad un progenitore comune (come il latino per le lingue romanze). 
Prendiamo, ad esempio, la parola “rosso” nelle diverse lingue germaniche: in red (inglese), Rot (tedesco), rood (olandese), raudhur (islandese), röd (svedese), rauths (gotico).
Con l'applicazione delle leggi fonetiche è possibile risalire ad un ipotetico vocabolo protogermanico, r(a)udh, che risulta essere molto vicino all'islandese e al gotico data l’antichità di queste due lingue. Possiamo continuare la comparazione con il vocabolo latino rubru(m), da cui derivano rosso (italiano), rouge (francese), rojo (spagnolo), con l'antico irlandese ruad (esempio delle lingue celtiche), con l'antico bulgaro rudu (lingue slave), con il lituano raudas (lingue baltiche), con il greco antico erythrós, con il sanscrito rudhiras, e così via. In questo modo, può essere ipotizzata una forma protoindoeuropea: ruthra-.
La correlazione tra le lingue e la loro storia è una favola magica che ci porta in epoche storiche diverse tra loro scoprendoci quanto tutti si faccia parte di una unica e grande famiglia. 

A language family tree - in pictures
Holly Young (theguardian.com)
Minna Sundberg’s illustration maps the relationships between Indo-European and Uralic languages. The creator of the webcomic Stand Still. Stay Silent, put the illustration together to show why some of the characters in her comic were able to understand each other despite speaking different languages. 
She wanted to show how closely related Swedish, Danish, Norwegian, Icelandic were to each other, 
and how Finnish came from distinct linguistic roots
Linguists have often used trees and branches as metaphors to explain and map 
the connections between language groups. Click on the image to enlarge
Despite being close geographically, the tree highlights the distinct linguistic origins of Finnish from other languages in Scandinavia. Finnish belongs to the Uralic language family and shares roots 
with some indigenous tongues in Scandinavia such as Sami.
The European arm of the tree splits off into Slavic, Romance and Germanic branches. 
Here you can see the relationship between different Slavic languages. 
You can also spot some of Britain’s oldest languages clustered together.
The size of the leaves on the trees is intended to indicate – roughly – how many people speak each language. It shows the relative size of English as well as its Germanic roots.
The left side of the tree maps out the Indo-Iranian languages. It shows the connections between Hindi and Urdu as well as some regional Indian languages such as Rajasthani and Gujarati.

...continua...

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