Il disastro del Vajont - October 9, 1963: Vajont dam
Bastano poche cose per provocare disastri: speculazione,
malafade, incuria, cinismo
Just a
few things to make disaster: speculation, bad faith, negligence, cynicism
Index
English
Scientific
American: October 9, 1963: Vajont (with videos)
Release
of 50 million m3 of water at the Vajont Dam (10 pages with pictures and
graphics)
Wikipedia
Italiano
Documentari (8 video)
Il monologo completo di Marco Paolini (2 video)
YouTube Channel
Film di R. Martinelli (2 video)
Sito ufficiale a cura del Comune di Longarone
Wikipedia
Post Scriptum
FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO
Scientific American: October 9, 1963: Vajont
Release
of 50 million m3 of water at the Vajont Dam
Wikipedia
Documentari
Monologo di Marco Paolini
Info
YouTube
Channel
La Storia siamo noi
Film R. Martinelli "Vajont", 2001
Sito ufficiale a cura del Comune di Longarone
Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_del_Vajont
Post Scriptum
FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO
http://www.fondoambiente.it/
Numero solidale: 45592 Dal 6 al 27 ottobre 2013. 1 euro con sms: TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca. 2, 5 o 10 euro da rete fissa: Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e TWT*. Il territorio italiano, manipolato, abbandonato, ferito, deve essere messo sicurezza. Frane, alluvioni e dissesto idrogeologico non possono continuare a minacciare la terra che amiamo. L’ambiente e il territorio sono beni fragili: vanno curati, tutelati e rispettati ogni giorno. Il FAI non ha mai rinunciato a fare la sua parte dando vita a interventi concreti nei suoi Beni con azioni mirate. Come il restauro paesaggistico di boschi e uliveti ai piedi del convento di San Francesco d’Assisi, dei quali, grazie ad interventi agroforestali, si è potuta salvaguardare la biodiversità di specie e di ambienti. Altro esempio è il recupero dei terrazzamenti che incorniciano l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, che ha permesso di frenare l’avanzata del dissesto idrogeologico. Mentre, grazie all’ultimo intervento di recupero, si stanno ripristinando le condizioni di mantenimento dei pascoli alpini di Pedroria e Madrera, situati sul versante occidentale delle Alpi Orobie. La campagna “Ricordati di Salvare l’Italia” mira a coprire parte dei costi dedicati alla manutenzione e alla conservazione ordinaria dei Beni naturali del FAI affinché possano rimanere regolarmente aperti al pubblico tutto l'anno. Promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell'arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. E' questa la missione del FAI - Fondo Ambiente Italiano, Fondazione nazionale senza scopo di lucro che dal 1975 ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano.
Post Scriptum
FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO
http://www.fondoambiente.it/
Numero solidale: 45592 Dal 6 al 27 ottobre 2013. 1 euro con sms: TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca. 2, 5 o 10 euro da rete fissa: Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e TWT*. Il territorio italiano, manipolato, abbandonato, ferito, deve essere messo sicurezza. Frane, alluvioni e dissesto idrogeologico non possono continuare a minacciare la terra che amiamo. L’ambiente e il territorio sono beni fragili: vanno curati, tutelati e rispettati ogni giorno. Il FAI non ha mai rinunciato a fare la sua parte dando vita a interventi concreti nei suoi Beni con azioni mirate. Come il restauro paesaggistico di boschi e uliveti ai piedi del convento di San Francesco d’Assisi, dei quali, grazie ad interventi agroforestali, si è potuta salvaguardare la biodiversità di specie e di ambienti. Altro esempio è il recupero dei terrazzamenti che incorniciano l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, che ha permesso di frenare l’avanzata del dissesto idrogeologico. Mentre, grazie all’ultimo intervento di recupero, si stanno ripristinando le condizioni di mantenimento dei pascoli alpini di Pedroria e Madrera, situati sul versante occidentale delle Alpi Orobie. La campagna “Ricordati di Salvare l’Italia” mira a coprire parte dei costi dedicati alla manutenzione e alla conservazione ordinaria dei Beni naturali del FAI affinché possano rimanere regolarmente aperti al pubblico tutto l'anno. Promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell'arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. E' questa la missione del FAI - Fondo Ambiente Italiano, Fondazione nazionale senza scopo di lucro che dal 1975 ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano.