Roma: Il Primo Re & Romulus - The First King & Romulus/Nascita di Roma - Born of Rome 


In questi giorni è iniziata la serie TV Romuls, 
come il film Il Primo Re, da cui deriva 
racconta la fondazione di Roma cercando di ricreare un'ambientazione più vicina possibile alla realtà 
partendo dal mito di Romolo e Remo,
interessante è anche lo studio linguistico, facendo recitare gli attori in protolatino.
Ho inserito informazioni e video sia del film Il Primo Re che della serie Romuls 
e informazioni sulla matrice della leggenda: La Lupa  

In these days the TV series Romuls has begun, 
like the movie The First King, from which it derives 
tells the foundation of Rome 
trying to recreate a setting as close as possible to reality 
starting from the myth of Romulus and Remus.
The linguistic study is also interesting, making the actors act in protolatin.
I have included information and videos from the movie The First King and the series Romuls 
and information on the matrix of the legend: The She-Wolf



Il Primo Re - The First King 
(Matteo Rovere - 2019) 
Info Italiano
Info English
Trailer protolatino
Trailer 
La Fondazione di Roma - The Foundation of Rome (English Subtitles) 
Romulus and Remus fight
Making of
Backstage (English Subtitles) 


Romulus
(Matteo Rovere - 2020) 
Trailer protolatino
Trailer
Enitos & Yemos
Backstage
Attori raccontano il lavoro 


Mosaico 300-400 AD: 
"LaLupa con Romoloa e Remo" 

Mosaic 300-400 AD: 
"She-wolf with Romulus and Remus" 

(Aldboroughu - UK) 

Image © Carole Raddato


La Lupa – She-Wolf
English
Italiano
Il simbolo per eccellenza di Roma, la lupa, ha un significato particolare che oscilla tra sacro, mitico e profano.
Nella tradizione la lupa è diventata una sorte di nume tutelare di Roma. 
Presso gli etruschi la lupa raffigurava il dio degli Inferi, Aita, mentre il lupo era simbolo del dio Soranus, fecondatore e purificatore.
Tra i sabini la lupa era un animale sacro a Mamers, il “Marte” romano 
(padre, stando alla tradizione, di Romolo e Remo).
L’animale tutelare dei latini era Luperco
(fusione di lup e hircus, capro). 
E’ ipotizzabile che sotto il simbolo della lupa si celasse il dio Luperco, dio dei pastori e protettore delle greggi dai lupi. 
I Lupercalia erano le festività in onore del dio Luperco che si tenevano il 15 di febbraio. 
I due gemelli, stando a questa tradizione, sarebbero dei luperci, ossia lupi-capri, delle semi-divinità purificatrici, fecondatrici e con virtù marziali
(in quanto figli del dio Marte).
Ma a questa serie di “tradizioni divine” se ne sovrappone una profana.
Il termine latino lupa significa infatti “prostituta”.
I due gemelli sarebbero dunque stati cresciuti da una prostituta, forse la stessa Rea Silvia, scaduta dal rango di pura vestale.
Prostituta potrebbe anche esser stata Acca Larenzia, la donna che assieme al marito crebbe Romolo e Remo 
(l’accudimento da parte di Faustolo e Acca Larenzia è testimoniato da vari storici latini, tra cui Livio e Plutarco).
L’episodio dell’allattamento dei gemelli da parte della lupa deriva invece da una statua in bronzo etrusca del V sec. a.C., la celbre lupa capitolina.
Esso fu raccontato per la prima volta dallo storico greco Diocle di Pepareto ed in seguito dall’annalista romano Quinto Fabio Pittore.
La statua della lupa è giunta fino a noi superando le tante invasioni subite da Roma e l’incuria medievale anche se un fulmine, nel 65 a.C. sbriciolò i due gemelli. 
Nel medioevo fu collocata al Laterano dove restò finchè Sisto IV ne progettò il trasloco donandola ai Conservatori assieme ad una donazione di dieci fiorini d’oro, 
necessari alla ricostruzione dei gemelli. 
I due gemelli vennero costruiti da Antonio Pollaiolo nel 1473 e la lupa e i due gemelli restarono sotto il portico del Palazzo dei Conservatori fino al 1538 
quando venne spostata sopra il colonnato che decora il pianterreno, a metà della facciata.
Infine, nel 1586 fu installata su un piedistallo al centro della stanza che fu detta “della lupa”, dove è tuttora.
Una copia dell’opera è nella “sala della lupa” del Palazzo di Montecitorio e un’altra su una colonna lungo il fianco sinistro del Palazzo Senatorio sul Campidoglio.
Tale versione delle vicissitudini della lupa capitolina è, per così dire, la versione tradizionale. 
Studi recenti contestano in realtà vari passaggi di questa cronologia, a cominciare proprio dal periodo di creazione della statua (contestato è anche l’episodio del fulmine),
che non sarebbe di epoca etrusca ma molto più recente (medievale, forse da un originale etrusco).
Datazione recente che è stata confermata da alcuni test al carbonio condotti dall’Università del Salento.
E’ stata a lungo tradizione degli abitanti di Roma (circa dal 1930) quella di custodire in una gabbia una lupa nel giardino a sinistra della cordonata del Campidoglio. 
La lupa venne tolta temporaneamente durante la seconda guerra mondiale.
Dopo la seconda guerra mondiale venne di nuovo ingabbiata una lupa, questa volta assieme ad un lupo, fino al 1960


...continua...


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